00 04/03/2009 12:52

E' un De Rossi amareggiato e arrabbiato quello che parla a Sky:

Il fallo da rigore commesso su Balotelli.
"Penso che l'episodio sia evidente, c'è un bel po' di frustrazione in più, perché non è il primo, è una serie illimitata, innumerevole, di episodi che segnano sempre questa sfida. Io levo la gamba, lo dico all'arbitro, che è anche vicino. Non so cosa dire, non ho parole".

Si ipotizza un contatto stinco contro stinco
"Innanzitutto, la cosa grave in Italia è che gli arbitri non possono parlare, non possono dare le loro spiegazioni. A volte vengono attaccati e non possono dare le loro motivazioni. Penso di non fare torto a nessuno se dico che lui mi ha detto che non l'ho toccato, che ha visto che ho tolto la gamba e che, secondo lui, lo prende Motta con l'anca. Da dove stava lui si vedeva che levavo la gamba, magari da dietro, un'azione più concitata, era più difficile da vedere. Però, ha detto che è stato Motta a prenderlo con l'anca".

Un gran gol di testa che serve a sminuire un po' l'amarezza?
"Ero contento, ma questa cosa non la sopporto. Divento matto, perché non è la prima volta. È l'ennesima situazione".

E' per i trascorsi d Inter-Roma sfida infinita o per i due punti persi?
"Se dicessi che l'Inter non c'entra niente, e che si tratta solo di un problema di danno alla Roma, direi un bugia. Ripeto, ci sono dei precedenti, tanti. Ma è la gestione dell'arbitro in campo, sul calcio d'angolo vai a dirgli di guardare che mi tengono la maglietta, per cercare di aiutarlo. Parti, la maglietta te la strappano, te la tirano, ma lui sta li e ti guarda. Poi, arrivi a fare della considerazioni pesanti, sperando che sia solo scarso e disattento. Sicuramente l'arbitraggio in Italia è difficilissimo, ancora di più che negli altri paesi. Però, vengono tratti in inganno sempre nella stessa maniera, sempre dalle stesse parti. Allora, uno fa delle riflessioni che, magari, adesso, possono essere un po' più pesanti di quanto non lo siano quando le si fanno con la mente più rilassata, ma che non portano a delle conclusioni differenti. Almeno a me. L'ho detto l'altro anno e c'è stato molto clamore dietro. Qui si arrabbiano tutti, ma io dico quello che penso, altrimenti qui non ci vengo. Quando vengo, dico quello che penso. Io lo spero vivamente, ma ho i miei dubbi che possa vincere uno scudetto con la Roma, che è il sogno più grande della mia vita. L'altro anno l'ho perso così. Quindi, il nervo sarà scoperto per tutta la vita".

De Rossi alle radio:

"Oggi è la punta dell'iceberg. Ci succede tutti gli anni. Abbiamo provato di tutti i colori, fatto casino le prime volte, mantenuto profilo basso altre. In campo vengono fuori cose che non stanno né in cielo né in terra. Meritavamo di più, quando succedono queste cose viene messo in ombra quello che abbiamo fatto. Loro hanno una squadra fantastica, ragazzi di diciotto anni fortissimi, molti campioni. Credo vincere così sia frustrante anche per loro"

Sei sicuro siano frustati per questo?
"Io mi sentirei così. Sono tornato da Napoli contento perché avevamo vinto su un campo ostile. Poi quando mi hanno detto che il gol era in fuorigioco mi è dispiaciuto. Quello è stato un episodio. A noi quest'anno ne sono successe di tutti i colori".

Possono essere decisivi questi punti persi?
"La Roma dovrà giocare pensando ai punti persi all'inizio. Senza quell'inizio non sarebbero decisivi questi punti per arrivare in Champions League. Non sia mai questi punti persi siano decisivi. La Roma con la qualificazione ci mangia anche, si va a toccare una cosa troppo importante. Noi ci autofinaziamo".

Quanta amarezza c'è?
"L'amore che ho per tutto quello che mi circonda per la squadra, i compagni, è tutto più grande di quello che combinano questi arbitri. Non potete immaginare cosa significhi per me pensare se mai potrò vincere uno scudetto qui. Uno che potevo vincere è andato così. Io non mi pento per quello che ho detto l'anno scorso e in tutti i campi dove vado mi dicono che avevo ragione".

Rizzoli è anche uno dei migliori, come gli altri che hanno arbitrato Inter-Roma in questi anni…
"Pensa come siamo messi. È un peccato. Ho detto parole pesantucce, spero che sia difficile anche per Rizzoli commentare il suo operato. Io gli dicevo: 'occhio che mi tengono la maglia'. Entro in area, me la tengono lui mi guarda come nulla fosse. Io non mi butto mai. Provo ad aiutarli. Io non voglio farmi aiutare, nessuno ci deve aiutare".

È labile il confine tra negligenza e premeditazione.
"Se uno ha prove le deve dire. Dire che ci sia qualcosa dietro lascia il tempo che trova. La cosa è che siamo danneggiati in modo palese. Sarà negligenza e incapacità. Se io passassi sempre palla agli altri uno penserebbe: 'ma che lo fa apposta?'".

Mourinho dice che non era rigore
"Lui mi piace molto. Non dice mai cose banali. Ha detto due cose non banali ma non giuste. Ognuno tira acqua al suo mulino".

Adesso vorreste la prova tv per Balotelli?
"A me non frega niente se squalificano Balotelli, non ce l'ho con lui. Se gli danno la prova tv o meno non mi interessa".

De Rossi a Roma Channel

"Non è possibile, quando entriamo allo stadio diciamo 'stavolta no, non è possibile', e invece è possibile. Io non ho ancora rivisto l'episodio, ma ero lontano e fischia il rigore, che gli vuoi dire? Non deve fare niente, è una partita finita e lui la riapre, spero per lui che sia scarso e che non lo faccia apposta. Lo stimolo? Di giocare con il cuore per la Roma non me lo leva nessuno, Rizzoli o Collina o la loro banda. La Champions? Sarà sicuramente una partita più limpida anche se oggi saremmo arrivati al 4° posto, è un peccato perché viene sminuito il nostro lavoro per colpa degli arbitri, i ragazzi dell'Inter sono fenomenali, Santon è eccezionale e così sviene sminuito il loro lavoro. Ci abbiamo messo del nostro per essere sesti ma anche quando eravamo secondi l'altro anno è successo qualcosa di molto poco chiaro. Siamo più grandi di questo e dobbiamo continuare a partire da sabato o da martedì che ci dovrà essere la bolgia allo stadio. Andiamo avanti a testa alta. E' ancora più bello essere romani e romanisti oggi. Non bisogna esagerare, ma il calcio italiano ha qualcosa di poco chiaro e sicuramente le partite del calcio italiano sono le più alterate, io vedo altri campionati e non succede come da noi, bisogna riflettere e capire il perché. Non bisogna collegare Calciopoli ad oggi, servirebbero delle prove, ma è da migliorare quest'aspetto perché c'è gente che soffre per la loro passione".



Sottoscrivo ogni parola di Capitan Futuro.
E ora squalificatecelo pure, non fa niente.
Uno dei migliori giocatori che il calcio italiano possa proporre oggi, sotto TUTTI i punti di vista.